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graffitari... ATM, curiosi di sapere chi sono?

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stefralusi
view post Posted on 9/1/2006, 13:04




godetevi queste immagini
tra le migliaia di immagini dei graffitari, dei video dele incursioni in metropolitane, ferrovie ed altre strutture,
cominciamo a pubblicare anche queste BRAVE persone.

incursione nel deposito di precotto

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successiva attesa, generalmente a loreto, per le foto, prima della publicazione su internet.
prepara la macchina fotografica. in genere macchine di ottimo livello.. da gente che .. o le ruba oppure ha disponibilità economica.

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un controllo visivo che non ci siano sbirri o pericoli in banchina

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arriva il treno tanto atteso... sono diversi quelli che stà aspettando, ma conosce bene i tempi di percorrenza

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prossimamente, tempo poche ore o pochi giornu, verranno pubblicate sui loro siti internet...

Queste foto del graffitaro sono di ieri pomeriggio e sono di libero utilizzo.





 
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Aragorn1984
view post Posted on 9/1/2006, 13:11




Non ho parole, non pensavo che, addirittura, fotografassero i loro stessi "capolavori" per pubblicarli sul web. blink.gif
Poi non lamentiamoci delle condizioni in cui giace la nostra rete, finché delinquenti simili sono liberi di agire indisturbati. sad.gif
 
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Skeggia65
view post Posted on 9/1/2006, 13:55




Ma dai, poveri ragazzi disagiati, ai quali mancano spazi e mezzi per esprimere la loro creatività! O poveri cani bipedi, a cui hanno tolto gli alberi su cui marchiare i loro territori! Domanda: se la vernice sostituisce l'urina, la bomboletta svolge funzioni che sono loro impossibili in modo tradizionale?
 
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EuroCity
view post Posted on 9/1/2006, 14:00




Penso che gli manchino gli ideali, più che altro: se avessero un senso del futuro, non starebbero certo a perdere tempo con simili demenzialità!

Siccome il senso del futuro non c'è (il "sol dell'avvenire" - o altre cose analoghe - mi sembra che sia un po' tramontato, almeno finché risorgerà, si spera...), ecco che alcuni giovani - ed anche "adulti": vedi la corsa per il potere personale! - non trovano niente di meglio da fare che esplicare solo una pars destruens senza quella construens. E questo non solo per i graffiti/tag, ma anche in altri campi.

In altre parole, i graffiti e le tag dovremo, purtroppo, probabilmente sorbirceli finché non cambia qualcosa a livello basilare e strutturale, negli individui e nella società...

Edited by EuroCity - 9/1/2006, 14:05
 
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ale82mi
view post Posted on 9/1/2006, 14:19




CITAZIONE (Aragorn1984 @ 9/1/2006, 13:11)
Non ho parole, non pensavo che, addirittura, fotografassero i loro stessi "capolavori" per pubblicarli sul web. blink.gif
Poi non lamentiamoci delle condizioni in cui giace la nostra rete, finché delinquenti simili sono liberi di agire indisturbati. sad.gif

Un po' di giorni fa ho visto un treno revampizzato (quello tutto bianco con la riga rosa-rossa e l'"uno" bianco inscritto nella riga) già pitturato dai soliti noti...mi è venuto da piangere cry.gif
 
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Skeggia65
view post Posted on 9/1/2006, 14:21




CITAZIONE (EuroCity @ 9/1/2006, 14:00)
Penso che gli manchino gli ideali, più che altro: se avessero un senso del futuro, non starebbero certo a perdere tempo con simili demenzialità!

Siccome il senso del futuro non c'è (il "sol dell'avvenire" - o altre cose analoghe - mi sembra che sia un po' tramontato, almeno finché risorgerà, si spera...), ecco che alcuni giovani - ed anche "adulti": vedi la corsa per il potere personale! - non trovano niente di meglio da fare che esplicare solo una pars destruens senza quella construens. E questo non solo per i graffiti/tag, ma anche in altri campi.

In altre parole, i graffiti e le tag dovremo, purtroppo, probabilmente sorbirceli finché non cambia qualcosa a livello basilare e strutturale, negli individui e nella società...

Dai Eurocity, sempre a difendere! Anni fa c'erano quelli con gli ideali, e io andavo alle elementari passando davanti a graffiti tipo "Morte al Fascio", Abbasso di qui, Al rogo di la, stelle rosse, falci e martelli, stelle a 5 punte; altra strada, altra musica: fasci, croci & svastiche, chi più ne ha più ne metta. Erano (e sono) solo dei mentecatti decerebrati che trovano solo questo sistema per far credere al prossimo di avercelo più grosso.
 
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GLM
view post Posted on 9/1/2006, 14:47




domande: il tizio da che telecamera è stato ripreso? ovver, non ce ne sono che riprendono le banchine frontalemente! e poi, che ore erano? quello aveva appena finito la sua "opera d'arte" e stava lì ad aspettare le ore per aspettare che passasse quel treno? e perchè in loreto, poi, e non a precotto, che passava prima?
 
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stefralusi
view post Posted on 9/1/2006, 23:19




CITAZIONE (GLM @ 9/1/2006, 14:47)
domande: il tizio da che telecamera è stato ripreso? ovver, non ce ne sono che riprendono le banchine frontalemente! e poi, che ore erano? quello aveva appena finito la sua "opera d'arte" e stava lì ad aspettare le ore per aspettare che passasse quel treno? e perchè in loreto, poi, e non a precotto, che passava prima?

Quella composizione è stata graffitata la settimana scorsa all'anello sud del deposito di Precotto. Sanno quando entrano e quando ci sono trewni sull'anello per le lavorazioni. In quel caso era all'esterno in attesa di entrare al ponte di lavaggio (quello con i rulli ed il sapone per tirare via la polvere esterna) già oxccupato da un altro treno.
Sanno queste cose, stanno appostati nei giardinetti di fianco all'AEM e scavalcano dove ci sono le baracche degli extracomunitari. Altri lo fanno nei tronchini, dal lato non protetto dalle banchinette e dalle telecamere.. col rischio di rimanere fulminati. Quest'estate sono entrati in deposito in una decina in piena notte, minacciando di morte le guardie giurate ed il personale atm durante la loro fuga. In compenso hanno lasciato giù un centinaio di bombolette nuove nuove.
Molti arrivano dall'istituto d'arte della bocisa, ed altri da altri posti oppure sono autodidatta. Su internet sono reperibili numerose riviste che trattano delle incursioni in depositi e stazioni delle principali località d'europa, come entrare, come funziona la vigilanza, come non far scattare allarmi ecc.. vengono vendute via internet a prezzi dalle 15 alle 45€ . una delle tante gallerie la trovi qui

C'è il merchadising delle bombolette, degli aurografi, i posti "convenzionati" per l'acquisto (s.donato, cologno, cernusco) veri e propri negozi che la sanno lunga. Incontri, coincerti, rave e altro, e sponsorizzazioni per le pubblicazioni ai migliori ed interessi economici basati su un danno alla comunità... per non parlare di... altro che ricorda vagamente charlie chaplin vetraio ed il bambino che rompeva i vetri... mah..
Tra l'altro uno conosciutissimo che risiede a rho.. adesso ha pure la metrò sotto casa. ma è gente conosciuta e che si fà anche pagare per fare le proprie opere. Un commerciante ha contattato uno di questi per farsi fare le serrande. La regola è che altri non possono andare sulle opere altrui. Pertanto, una volta che viene commissionato un lavoro e firmato, nessuno lo tocca più.

Comunque quelli odiernoi sono tutti emuli di qualcuno del passato. A parte un noto esponente di rifondazione comunista nel consiglio di Milano, Chi non ricorda di NOCE? Che fine abbia fatto non sisà. Forse è morto, caduto da qualche decina di piani di un palazzo oppure all'estero a fare il funambolo.. mah..
queto è quanto dissero di lui diversi anni fà

Noce, il più folle rooftop bomber italiano. Dopo MadBob nessuno si era curato più di certe superfici; ma dire che Noce aveva solo preso il testimone sarebbe limitativo.

Nel giro di un anno era riuscito a diventare un fenomeno di cui si discuteva sui giornali, qualsiasi persona a Milano sapeva di lui e si chiedeva chi fosse. Perfino la Polizia, per cui era diventato il ricercato N1, quello da prendere per dare un esempio.

A Quarto oggiaro, il suo quartiere, aveva messo in ginocchio qualsiasi forza dell'ordine: e non sono leggende metropolitane. Trattandosi di un quartiere periferico con molte imprese, è pieno di tetti di fabbricati industriali, su cui Noce aveva iniziato la propria "carriera" e che conosceva ogni passaggio ed ogni salto come le sue tasche.
Trattandosi di aziende, ben presto iniziarono controlli continui e rimozione dei pezzi. Niente da fare: Noce proseguì per più di un anno a ridipingere sempre gli stessi tetti che venivano cancellati poche ore prima, in un pazzo teatrino di inseguimenti con le forze dell'ordine. Alla fine molte imprese e condomini rinunciarono a cancellare i tetti.

Ma davvero prendere Noce si rivelava impresa ardua: più che un writer era un funambolo, uno che si addormentava tranquillamente su un cornicione al sesto piano e vi faceva colazione. Uno che per anni si rifiutò di entrare in qualsiasi crew ( ed immaginatevi quante offerte allettanti piovvero da ogni lato...), che quasi sempre dipinse da solo. Un freeclimber che sceglieva i suoi spot solo in base a quanto fosse difficile arrivarvi.

Dopo il suo passaggio crebbero naturalmente una miriade di emuli: mai nessuno, fino ad ora, neanche lontanamente paragonabile.

Inutile dire che molti dei suoi flop - questo erano in larga parte - sono ancora tutti sopra ai tetti su cui furono dipinti: chi ha il coraggio di salire per cancellarli?


Risposte: A LORETO NON CI SONO LE COLONNE:) e l'opera si vede nel suo intero. quando possono lo fanno direttamente nei luoghi d'opera, ma il treno in servizio rende di più. Non stanno delle ore, ma comunicano tra loro e si mandano messaggi quando vedono quello dell'uno o dell'altro, poi se le passano tra loro. L'opera d'arte non l'aveva finita in quanto è stato disturbato.Va detto che sono bravi e veloci nel realizzare: contorno del fondo, riempimento colori, contorino e dettagli. Il tutto in pochi minuti. A volte sono pure sfigati perchè se piove ...
Sui revamping le vernici e le bombolette vengono via come un adesivo. Buona parte del materiale delle tre linee e della superfice sono trattati come i treni fs, e si puliscono al 99.9%.
Sui sistemi di sorveglianza presenti... ci sono, non si vedono, e molto efficaci. wink.gif

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Edited by stefralusi - 9/1/2006, 23:39
 
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marco panaro
view post Posted on 11/1/2006, 23:51




Non so se sia opportuno pubblicare queste foto qui (quelle che ritraggono una persona specifica).
 
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stefralusi
view post Posted on 12/1/2006, 00:36




Il giorno stesso che decidesse di denunciare qualcuno per la pubblicazione dei fotogrammi, dovrà giustificare le fotografie di luoghi protetti e riservati che ha eseguito, tecniche e filmati che riproducono le "tecniche" da utilizzare per entrare e sviare i controlli in luoghi sensibili, ecc.. fornite ad alcune note testate di graffitari, senza contare . Senza contare le migliaia di fotografie riproducenti la sua firma olografica su mezzi rotabili e su immobili pubblicate in rete, spesso su link non pubblici. Ma nel caso specifico, essendo un noto recidivo come danneggiatore e peso economico a carico dell'utenza per le decine oramai centinaia di treni e comparti passeggeri inzozzati da lui e dai suoi soci , seppur in modo indiretto, attualmente la miglior soluzione è lo stato di gogna. La persona specifica è una persona che continua a creare danni e costi a carico di tutti i contribuenti... e per finalità di lucro personali. Non esiste la libertà di espressione di un disagio sociale... quando nel contesto girano anche altre motivazioni wink.gif



CITAZIONE (Skeggia65 @ 9/1/2006, 14:21)
CITAZIONE (EuroCity @ 9/1/2006, 14:00)
Penso che gli manchino gli ideali, più che altro: se avessero un senso del futuro, non starebbero certo a perdere tempo con simili demenzialità!

Siccome il senso del futuro non c'è (il "sol dell'avvenire" - o altre cose analoghe - mi sembra che sia un po' tramontato, almeno finché risorgerà, si spera...), ecco che alcuni giovani - ed anche "adulti": vedi la corsa per il potere personale! - non trovano niente di meglio da fare che esplicare solo una pars destruens senza quella construens. E questo non solo per i graffiti/tag, ma anche in altri campi.

In altre parole, i graffiti e le tag dovremo, purtroppo, probabilmente sorbirceli finché non cambia qualcosa a livello basilare e strutturale, negli individui e nella società...

Dai Eurocity, sempre a difendere! Anni fa c'erano quelli con gli ideali, e io andavo alle elementari passando davanti a graffiti tipo "Morte al Fascio", Abbasso di qui, Al rogo di la, stelle rosse, falci e martelli, stelle a 5 punte; altra strada, altra musica: fasci, croci & svastiche, chi più ne ha più ne metta. Erano (e sono) solo dei mentecatti decerebrati che trovano solo questo sistema per far credere al prossimo di avercelo più grosso.

dubito che possano interessarsi concretamente a problematiche sociali, quando lo spendere e lo spandere di denaro e tempo al qiuale vanno incontro.. potrebbe essere utilizzato in modo ben diverso e più nobile.
L'intervento di Eurocity contiene molte verità, contiene il vuoto, chiarisce l'idea del vuoto, della quotidianeità..
 
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Aragorn1984
view post Posted on 12/1/2006, 00:51




CITAZIONE (stefralusi @ 12/1/2006, 00:36)
Il giorno stesso che decidesse di denunciare qualcuno per la pubblicazione dei fotogrammi, dovrà giustificare le fotografie di luoghi protetti e riservati che ha eseguito, tecniche e filmati che riproducono le "tecniche" da utilizzare per entrare e sviare i controlli in luoghi sensibili, ecc.. fornite ad alcune note testate di graffitari, senza contare . Senza contare le migliaia di fotografie riproducenti la sua firma olografica su mezzi rotabili e su immobili pubblicate in rete, spesso su link non pubblici. Ma nel caso specifico, essendo un noto recidivo come danneggiatore e peso economico a carico dell'utenza per le decine oramai centinaia di treni e comparti passeggeri inzozzati da lui e dai suoi soci , seppur in modo indiretto, attualmente la miglior soluzione è lo stato di gogna. La persona specifica è una persona che continua a creare danni e costi a carico di tutti i contribuenti... e per finalità di lucro personali. Non esiste la libertà di espressione di un disagio sociale... quando nel contesto girano anche altre motivazioni wink.gif

Hai perfettamente ragione. Dato che questi ragazzi si permettono di pubblicare i loro "capolavori" sul web, come nel sito che ci hai indicato, non vedo perché non possano essere messi alla gogna come i vandali che sono. mad.gif
 
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stefralusi
view post Posted on 12/1/2006, 12:58




CITAZIONE (Aragorn1984 @ 12/1/2006, 00:51)
CITAZIONE (stefralusi @ 12/1/2006, 00:36)
Il giorno stesso che decidesse di denunciare qualcuno per la pubblicazione dei fotogrammi, dovrà giustificare le fotografie di luoghi protetti e riservati che ha eseguito, tecniche e filmati che riproducono le "tecniche" da utilizzare per entrare e sviare i controlli in luoghi sensibili, ecc..  fornite ad alcune note testate di graffitari, senza contare . Senza contare le migliaia di fotografie riproducenti la sua firma olografica su mezzi rotabili e su immobili pubblicate in rete, spesso su link non pubblici. Ma nel caso specifico, essendo un noto recidivo come danneggiatore e peso economico a carico dell'utenza per le decine oramai centinaia di treni e comparti passeggeri inzozzati da lui e dai suoi soci , seppur in modo indiretto, attualmente la miglior soluzione è lo stato di gogna.  La persona specifica è una persona che continua a creare danni e costi a carico di tutti i contribuenti... e per finalità di lucro personali. Non esiste la libertà di espressione di un disagio sociale... quando nel contesto girano anche altre motivazioni wink.gif

Hai perfettamente ragione. Dato che questi ragazzi si permettono di pubblicare i loro "capolavori" sul web, come nel sito che ci hai indicato, non vedo perché non possano essere messi alla gogna come i vandali che sono. mad.gif

un sito dei tanti wink.gif
 
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stefralusi
view post Posted on 14/1/2006, 17:51




2 Novembre 2005


Città private e pubblici graffiti


graffito.jpg


I muri delle nostre città sono conciati da far paura da scarabocchi, colori, firme inventate. Noi ci siamo, un po’ alla volta, abituati a questo degrado.


Non ci facciamo più caso se non quando vediamo un palazzo pulito e ci sorprendiamo.


Anche se alcune volte fa più schifo un palazzo grigio ossido di carbonio malato terminale di una scritta.


I graffiti sono il simbolo delle città spazzatura, una sorta di certificazione.


La tolleranza zero o il buonismo nei confronti dei ragazzi che imbrattano servono a poco.
Vanno cambiati gli spazi cittadini e va restituita la città ai suoi abitanti, a partire dai ragazzi.


Uno studio ha accertato che il fenomeno dei graffiti è legato alla mancanza di spazi pubblici, di verde, di giardini, di luoghi di incontro nelle città.


Nelle città privatizzate, in cui tutto è di qualcuno, in cui tutto è cemento, i graffiti si diffondono come un virus.
Sono una forma di rifiuto sociale. Una aggressione simbolica a chi li osserva.


I graffiti nascono dall’eccesso di proprietà privata esattamente come i cartelloni pubblicitari che ci rubano tempo e immagini e ci stancano anche quando passeggiamo.




Postato da Beppe Grillo il 02.11.05 16:29 |
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S-Bahn
view post Posted on 14/1/2006, 18:14




Condivido solo in parte, perchè secondo me si tratta di un'altra versione buonista dell'analisi del problema.

Ancora una volta è colpa di qualcos'altro: città privatizzate (ma sono mai state pubbliche?), mancanza (reale o presunta?) di luoghi di incontro ecc... Sistemato questo o quel problema esterno, come d'incanto diventiamo tutti buoni ed educati.

Mi sembra riduttivo. Sporcare i muri secondo me è una scelta più "intima". Io mi sono fatto l'idea che è gente che ha qualcosa di brutto dentro e che non tollera che il modo fuori non sia abbastanza brutto. Cosa sia che li rende brutti dentro non è facile da capire e non mi azzardo a dare un giudizio. Non è certo un problema economico perchè il fenomeno è trasversale alle classi sociali con prevalenza di benestanti (è un "hobby" che costa).
Certo c'è di mezzo in qualche modo la difficoltà educativa del giorno d'oggi. Molti sono ragazzi a cui in vari momenti della vita nessuno ha saputo dire un NO che educa più di molti sì.

Poi la facilità con cui la si fa franca peggiora le cose. Se almeno venissero più facilmente presi e costretti a rifondere il danno che fanno, il fenomeno sarebbe sotto controllo, come nella maggior parte delle città del mondo. In questo modo imparerebbero anche che esistono delle regole e ad avere responsabilità delle proprie azioni. E anche questo è educativo.
 
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stefralusi
view post Posted on 14/1/2006, 22:29




TRATTO DALLA RETE SU QUESTO LINKGraffiti: intervista al writer
intervista al writer

Le domande:



  • Cosa sono?

  • Cosa rappresentano?

  • Come sono nati? Dove? Quando?

  • Cosa provi quando disegni?

  • Come hai iniziato a disegnare?

  • Con chi hai cominciato?

  • Chi sei nell'ambiente?

  • Dove disegni?

  • Sai chi è Keith Haring?



Le risposte:



  • Cosa sono?

    I murales sono dipinti sui muri con pennelli sostanzialmente a sfondo politico.



  • Cosa rappresentano?

    Un insieme di regole e abitudini, modi di fare musica, ballo e disegni formano la cultura
    Hip Hop. Il writing è il ramo della pittura che comprende lavori legali, come commissioni
    a scopo di lucro, muri assegnati da associazioni pubbliche o muri illegali. La maggior
    parte del movimento è funzionale all'illegalità, come disegni sui treni e metropolitane,
    tag sui muri.



  • Come sono nati? Dove? Quando?

    Sono nati in America alla fine degli anni sessanta inizio anni settanta da persone che
    firmavano per delimitare il proprio territorio fra bande, e se qualcuno invadeva o
    cancellava la delimitazione poteva venire ucciso. Successivamente i "nick name"
    furono utilizzati da ragazzi per motivi più personali e futili; lo stile si evolve, dalle
    scritte sui muri di New York ad imbrattamento di metropolitane, da semplici scritte a
    interi disegni su vagoni.



  • Cosa provi quando disegni?

    Se illegale, entra in circolo adrenalina, perché hai paura che qualcuno ti possa impedire
    di finire il disegno, sei di fretta. Va provata.



  • Come hai iniziato a disegnare?

    Disegno da sei anni. Ho iniziato a disegnare per passione, ma quando ho iniziato sui treni
    le sensazioni erano superiori quindi ho deciso di non smettere mai.



  • Con chi hai cominciato?

    Ho iniziato da solo per poi aggregarmi ad altri gruppi.



  • Chi sei nell'ambiente?

    Sono un vandalo part-time, quando raggiungo la massima ispirazione ho un'esplosione
    artistica.



  • Dove disegni?

    Disegno su muri legali e non, su richiesta anche bombing per la città.



  • Sai chi è Keith Haring?

    È un gran artista, uno dei primi della nostra arte.


QUANDO ESISTEVANO GLI IDEALI
__________________________________________________________

la testimonianza di un adulto




"Io c'ero"

Nessun muro di Milano porta ancora testimonianze della stagione che, alla metà degli anni Settanta, colorò a tinte forti numerosi spazi cittadini. Del resto quasi venticinque sono ormai trascorsi dai giorni in cui prese di posizione (politica) ferme e decise si manifestavano anche attraverso pitture murali di varia influenza stilistica: dai tratti naïf con i quali i bambini di Sesto San Giovanni -ovviamente indirizzati e guidati- rivendicarono l'esigenza di spazi verdi, al realismo sovietico-cinese-milanese utilizzato a Niguarda per tracciare i momenti salienti della più recente storia italiana, allo spontaneismo che in mille situazioni faceva nascere il murales adatto all'occasione.

Il tanto tempo trascorso ha finito per cancellare quelle opere, del resto destinate più alla cronaca che non finalizzate alla storia. Però, a ben guardare, prima ancora delle inclemenze del tempo, è stato il cambiamento di clima politico e di impegno personale a decretare la scomparsa di tutte le tracce colorate, la cui memoria resiste soltanto nella mente di chi, durante quei lontani giorni, si impegnò in prima persona. Io, tra questi.

Per una fortuita serie di circostanze, le stesse che condizionano ogni scelta di vita e ogni momento topico dell'esistenza, assieme alla mia compagna Tiziana approdai al Circolo La Comune di via Vetere all'inizio del 1975, appunto quando stava per iniziare l'intensa stagione dei murales politici milanesi. In particolare, il Circolo La Comune -ala creativa di Avanguardia Operaia (le cui trasgressioni dalla linea venivano tollerate con la sufficienza con cui la seriosità ha sempre guardato e giudicato "gli artisti")- si impegnò nella campagna d'opinione per mettere fuorilegge l'MSI, il Movimento Sociale Italiano di Almirante dichiaratamente fascista nei modi e nelle finalità. Costituita la squadra dei murales, che per impegni professionali agiva il sabato pomeriggio e la domenica mattina, si cominciò da luoghi prossimi alla sede, piazza Vetra, piazza XXIV maggio, le rive del naviglio, e poi ci allargammo a tutta la città.

L'intervento era niente affatto casuale; tutto veniva programmato con scrupolosa precisione. In particolare, l'efficacia comunicativa dei murales del Circolo La Comune, che firmava ogni opera realizzata, si doveva soprattutto alla qualità dei bozzetti elaborati da Giulio Astengo, grafico editoriale con propensione individuale verso il mondo artistico. Valide furono le sue stilizzazioni del candelotto di dinamite e di una sequenza di bandiere rosse con falce-e-martello dipinte in piazza Vetra. Energico fu poi il soggetto programmato per il muro esterno della Pirelli, sul viale Fulvio Testi, alla periferia nord di Milano. Ci fu anche uno striscione-murales realizzato in diretta durante lo svolgimento del congresso dei Cub, i Comitati Unitari di Base sorti in contrapposizione alle organizzazioni sindacali ufficiali.

E poi tutto finì. Ribadisco, prima ancora delle inclemenze atmosferiche e immediatamente dopo i numerosi interventi censori che nell'arco di poche ore cancellarono molte pitture murali, quell'entusiasmo fu assorbito da altri orientamenti politici, molti dei quali subito condannati dalla cronaca e successivamente bollati anche dalla storia.

Era il 1975, temporalmente ventiquattro primavere fa. Ma forse sono passati mille anni luce.

Maurizio Rebuzzini




Una delle tante testate delle crew
tra i tanti c'è anche tale silver, noto per l'uso della vernice argento
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Edited by stefralusi - 14/1/2006, 22:58
 
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